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Abbracciando la Totalità: scopriamo la Psicologia della Gestalt

Siamo al quarto appuntamento. Bentornata/o nel diario di bordo dove viene raccontato il corso multi-qualifica per diventare Orientatore e Counselor!

Oggi vi accompagno in un viaggio affascinante verso un approccio psicologico che celebra l’importanza di essere pienamente consapevoli di noi stessi e delle nostre esperienze. La Psicologia della Gestalt, con le sue radici nel passato e le sue potenti teorie sul presente, ci offre un modo unico e affettuoso per abbracciare la nostra interezza. In questo articolo, scopriremo i principi fondamentali della Gestalt, illustrati magistralmente nella teoria e nella pratica dalla docente Cinzia Colantuoni: esploreremo il concetto di figura/sfondo ed immergeremo noi stessi nel coinvolgente ciclo di contatto.

Qui è Gregorio che scrive 🙂 buona lettura!

🟡 La psicologia della Gestalt: valore unico per orientatori e counselor 🟡

Perché la Gestalt è di grande valore per gli orientatori e i counselor? Questo approccio offre loro un set di strumenti unico per aiutare i loro clienti a scoprire la propria verità e a trovare l’armonia interiore. Gli orientatori e i counselor, con il supporto della Gestalt, diventano accompagnatori empatici, guidando i clienti nel viaggio di auto-esplorazione e consapevolezza di sé.

È possibile sperimentare la gestalt da due prospettive: come professionisti e come individui in crescita personale. Attraverso il loro lavoro con la Gestalt, possono acquisire una maggiore consapevolezza di sé stessi, migliorando così le loro abilità di ascolto attivo e comprensione empatica.

Con la lente della “figura/sfondo“, possiamo aiutare i clienti a guardare oltre le apparenze, sondando le profondità delle loro esperienze emotive. Questo permette loro di scoprire nuove prospettive e soluzioni, liberandoli dalle limitazioni autoimposte.

Il ciclo di contatto, un concetto fondamentale della Gestalt, diventa uno strumento potente per orientatori e counselor. Questo ciclo naturale di risposta ai bisogni aiuta i clienti a identificare e affrontare i loro problemi in modo costruttivo. I professionisti della relazione d’aiuto possono guidare i loro clienti attraverso ogni fase del ciclo, aiutandoli a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e una rinnovata fiducia nelle proprie capacità di fronteggiare le sfide.

🟡Figura e Sfondo: un Quadro di Prospettive🟡

Uno dei concetti fondamentali della Gestalt è il concetto di “figura/sfondo”, che ci invita a osservare come percepiamo il mondo intorno a noi. Immaginate una figura ben delineata di fronte a uno sfondo sfumato. Questo processo avviene costantemente nella nostra mente, dove percepiamo prima la figura e solo successivamente lo sfondo. In termini psicologici, questo ci mostra quanto sia importante comprendere ciò che sta in figura (ciò che è evidente) e ciò che sta nello sfondo (ciò che è meno manifesto).

 

Nell’immagine sopra vedi una giovane donna o un’anziana signora? Come puoi notare figura e sfondo possono essere due facce differenti della stessa medaglia, a seconda della nostra personale percezione.

Il concetto di figura/sfondo può essere applicato a varie situazioni nella nostra vita. Ad esempio, quando ci troviamo in una situazione nuova o complessa, possiamo percepire la figura come ciò su cui siamo focalizzati in quel momento, mentre lo sfondo rappresenta ciò che è in secondo piano o meno evidente. La consapevolezza di questa dinamica ci permette di approfondire la comprensione delle nostre esperienze e ci aiuta a discernere tra ciò che è importante e ciò che è meno rilevante in un determinato contesto.

Nella pratica dell’orientamento e del counseling, il concetto di figura/sfondo può essere utilizzato per aiutare i clienti a esplorare le loro esperienze emotive e comprenderle in modo più approfondito. Gli orientatori possono aiutare i clienti a focalizzarsi sulla figura, ovvero sull’esperienza o il problema che è al centro della loro attenzione. Attraverso un dialogo empatico e guidato, gli orientatori possono aiutare i clienti a esplorare le emozioni, i pensieri e le reazioni legate alla figura. Allo stesso tempo, possono sostenere i clienti nel considerare lo sfondo, ovvero le altre esperienze, pensieri e contesti che possono influenzare la figura principale.

L’integrazione di figura e sfondo permette ai clienti di acquisire una comprensione più completa delle loro esperienze e di scoprire nuove prospettive o soluzioni. Questo processo di consapevolezza può portare a una maggiore chiarezza e crescita personale, consentendo ai clienti di fare scelte consapevoli e di affrontare le sfide con maggiore saggezza.

🟡La chiusura della forma e la totalità dell’esperienza: il Significato Profondo della Gestalt🟡

La Gestalt, con i suoi significati di “totalità”, “struttura”, “configurazione” e “forma”, ci parla della chiusura della forma. Questo concetto è di fondamentale importanza poiché ci aiuta a comprendere come l’essere umano tenda sempre a chiudere le configurazioni esperienziali. Se incontriamo una figura di cui non abbiamo esperienza e che dobbiamo chiudere, potrebbero scattare sintomi come ansia e paura.

Ad esempio, se una persona non ha mai vissuto il terremoto e si trova improvvisamente coinvolta in uno, potrebbe manifestare sintomi come attacchi di panico o ansia, perché il nuovo evento rappresenta una figura sconosciuta che deve essere chiusa all’interno della sua struttura gestaltica. Il nostro bisogno di chiusura e completamento delle figure esperienziali può influenzare la nostra risposta emotiva e comportamentale di fronte a nuove situazioni.

Le persone stesse sono una “Gestalt” nel senso che sono una configurazione costruita di tante parti: pensieri, emozioni, sensazioni fisiche e molti altri aspetti che si integrano e si combinano in una particolare Gestalt unica. La comprensione di questa totalità e interconnessione di elementi all’interno di noi è fondamentale per l’approccio della Gestalt e per abbracciare la nostra interezza come individui.

In questo contesto, la Psicologia della Gestalt ci offre uno strumento prezioso per esplorare le nostre esperienze in modo consapevole e abbracciare ogni aspetto di noi stessi. Lavorando con orientatori e counselor formati in questo approccio, possiamo scoprire nuove prospettive, liberarci dalle limitazioni autoimposte e trovare una maggiore armonia interiore. La Gestalt ci invita ad abbracciare e completare le figure della nostra esperienza, permettendoci di crescere e trasformarci in modo autentico e significativo.

 

🟡Il coinvolgente Ciclo di Contatto: un’Esperienza Emozionante🟡

Ed ora, immergiamoci nel coinvolgente ciclo di contatto, un’esperienza che tutti affrontiamo continuamente nelle nostre vite. Questo ciclo è un ritmo naturale di risposta ai nostri bisogni. Ogni fase del ciclo (RITIRO, SENSAZIONE, CONSAPEVOLEZZA, MOBILIZZAZIONE ENERGIA, AZIONE, CONTATTO, RITIRO) è fondamentale per un’esperienza di contatto soddisfacente e significativa. Per esplicitare il concetto di ciclo contatto e del funzionamento dei suoi stadi ciclici, ho immaginato una relazione d’aiuto in cui il cliente arriva con il seguente problema: non sapere quali siano i suoi talenti o capacità.

RITIRO:
Immaginate un orientatore seduto di fronte a un cliente che si presenta con il problema di non sapere quali sono i suoi talenti e le sue capacità. In questa fase iniziale, il cliente può sentirsi insicuro e ritirarsi emotivamente, avvolgendo il suo senso di sé nel problema. Il compito dell’orientatore è essere presente e accogliente, consentendo al cliente di esplorare i suoi pensieri e le sue sensazioni senza giudizio.

SENSAZIONE:
In questa fase, il cliente inizia a sperimentare sensazioni e stati emotivi legati al suo problema. Potrebbe provare frustrazione, confusione o persino tristezza riguardo alla sua incertezza. L’orientatore è attento a queste sensazioni, riconoscendole come parte del processo di esplorazione del cliente.

CONSAPEVOLEZZA:
Man mano che il cliente esplora le sue sensazioni e i suoi pensieri, può acquisire una maggiore consapevolezza riguardo alle sue incertezze. L’orientatore facilita questo processo aiutando il cliente a mettere a fuoco i suoi pensieri e a riflettere sulle sue esperienze.

MOBILIZZAZIONE ENERGIA:
Con una maggiore consapevolezza di sé, il cliente inizia a mobilizzare l’energia necessaria per affrontare il suo problema. L’orientatore può incoraggiare il cliente a considerare le sue risorse interne e le esperienze passate che potrebbero essergli utili per scoprire i suoi talenti.

AZIONE:
A questo punto, il cliente è pronto per agire. L’orientatore sostiene il cliente nello sviluppo di un piano d’azione per esplorare e scoprire i suoi talenti. Potrebbe essere incoraggiato a partecipare a nuove attività, progetti o percorsi di studio per sperimentare diverse aree di interesse.

CONTATTO:
Il cliente si immerge nell’azione, esplorando e sperimentando nuove opportunità. In questo processo di contatto, il cliente potrebbe scoprire nuove abilità e talenti, portandolo a una maggiore consapevolezza di sé e al rafforzamento della sua autostima.

RITIRO:
Dopo aver esplorato e sperimentato, il cliente potrebbe ritirarsi momentaneamente per riflettere e integrare le nuove esperienze. L’orientatore è presente per sostenere il cliente in questa fase di riflessione e consolidamento.

Questo esempio concreto illustra come l’orientatore, seguendo il ciclo di contatto, possa aiutare il cliente ad affrontare il problema della mancanza di consapevolezza riguardo ai propri talenti. Attraverso la guida attenta e compassionevole dell’orientatore, il cliente può sperimentare un viaggio di auto-esplorazione e scoperta, trovando l’armonia interiore e rafforzando la sua connessione con se stesso.

In aula, grazie alla docente Cinzia Colantuoni, abbiamo sperimentato a fondo questi concetti attraverso diverse simulazioni di relazione d’aiuto, nelle quali ci siamo calati nel ruolo di orientatore o cliente.

Affianco al ciclo di contatto, un altro concetto essenziale della Gestalt è il “confine di contatto”. Questo confine è il punto in cui il sé incontra l’altro, dove le nostre esperienze interne entrano in contatto con il mondo esterno. È un luogo di interazione e comunicazione che influenza la nostra percezione di noi stessi e delle nostre relazioni.

Nel contesto dell’esempio precedente, il confine di contatto è evidente quando l’orientatore interagisce con il cliente che si confronta con la mancanza di consapevolezza riguardo ai propri talenti. Il modo in cui l’orientatore si avvicina, ascolta e risponde al cliente può influenzare la qualità del contatto e dell’esplorazione interiore del cliente.

🟡 Che la Gestalt sia con te! 🟡

La Psicologia della Gestalt si rivela un sentiero affascinante verso la comprensione di noi stessi e delle nostre relazioni. Abbracciando la totalità della nostra esperienza e imparando a danzare tra figura e sfondo, possiamo scoprire la bellezza di essere individui unici, in costante crescita e trasformazione. Che sia come orientatori, counselor o individui alla ricerca di crescita personale, lasciamoci guidare dalla Gestalt in questa meravigliosa avventura della vita.

Al prossimo diario!

Greg 🙂

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