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Che cos’è il Counseling?

Qui scrive Gregorio Fulvi, piacere mio!

Sono un orientatore già formato con Simbiosofia e che sta continuando a maturare le sue competenze all’interno di questo centro di formazione e di consulenza psicosociale.

Dopo aver completato con successo il corso per diventare tecnico dell’orientamento, ho sentito il desiderio di approfondire ulteriormente le mie capacità nella gestione della relazione d’aiuto e nell’utilizzo degli strumenti operativi già acquisiti. Ho scelto di proseguire il percorso formativo per diventare counselor ad approccio gestaltico.

Ho deciso di condividere questa esperienza attraverso una nuova serie di articoli mensili, che racconteranno le tematiche affrontate durante il corso e i momenti formativi più salienti. In questo caso voglio offrire uno sguardo sulla professione del counselor, con un focus particolare sul Counseling Gestaltico insegnato da Simbiosofia.

🟡Cos’è il Counseling?🟡

Durante il mio primo anno di corso, la docente Monia Sabbatini ci ha fornito una definizione esaustiva: il counseling è un intervento finalizzato a valorizzare le abilità di ogni singola persona, le sue capacità di adattamento e di relazione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita in tutti i suoi aspetti. Attraverso il riconoscimento delle personali qualità autentiche e dei talenti che ciascuno “porta con sé”, la persona si esercita a “stare nel qui ed ora”, ad ascoltarsi, a concedersi uno spazio di riflessione, di approfondimento, ma anche di sogno ed immaginazione, accogliendo il personale sentire quotidiano, rimanendo nelle emozioni e facendone tesoro per potenziali azioni future.
Mi sono sentito profondamente coinvolto in questo approccio, che promuove la consapevolezza del presente, incoraggia l’ascolto di se stessi e offre uno spazio sicuro per la riflessione e l’esplorazione personale.

 

🟡Il Counseling in Italia🟡

In Italia, il ruolo del counselor è oggetto di dibattito da oltre dieci anni. Anche se non è ancora regolamentato dalla normativa nazionale, l’Osservatorio Nazionale Professioni del 2018 definisce il counselor come “il professionista che, mediante ascolto attivo, dialogo ed orientamento, affianca il cliente, aiutandolo ad affrontare problematiche riguardanti i momenti della vita che comportano cambiamenti e scelte”. Questa definizione, pur non essendo ancora formalmente adottata, rappresenta un punto di riferimento importante per comprendere il ruolo e le responsabilità di questa figura professionale in Italia.

 

🟡Gestalt Counseling🟡

Nel primo weekend di corso, siamo ripartiti dalla docenza di Cristian Flaiani, direttore di Simbiosofia. Siamo stati condotti all’esplorazione del gestalt counseling approfondendo la teoria del campo di Lewin che sottolinea il rapporto tra l’organismo e l’ambiente.

Concetto fondamentale che ci ha aiutato a percepire la persona nel contesto più ampio della sua vita, considerando i fattori socio-culturali, animali e fisici che influenzano il suo benessere e la sua esperienza.

Il Gestalt Counseling è stato presentato come un percorso di aiuto basato sull’azione, in cui il focus è sul qui e ora e sull’esperienza immediata dell’individuo. Come counselor, il nostro ruolo è quello di facilitare questo processo, consentendo al cliente di fare nuove esperienze e di esplorare se stesso all’interno del contesto presente.

Un altro concetto chiave che abbiamo esplorato è stato anche quello dell’adattamento creativo, che riflette il processo attraverso il quale l’individuo si adatta alle situazioni in continua evoluzione nel suo ambiente. Questo processo implica sia l’autoconservazione che la crescita personale, con l’obiettivo di mantenere un equilibrio dinamico.

Il riconoscimento e la consapevolezza di questo adattamento creativo sono fondamentali per il processo di contatto con il proprio potere personale e per favorire una relazione autentica e non giudicante tra counselor e cliente. In questo modo, il Gestalt Counseling arricchisce la mia comprensione delle relazioni umane, offrendo strumenti pratici per facilitare il cambiamento e il benessere dei miei clienti.

🟡Counseling a mediazione corporea🟡

La mattina del 18 febbraio è stata dedicata all’esplorazione del counseling a mediazione corporea, guidata dalla docente Anita Perotti, art-counsellor e danzamovimentoterapeuta. Abbiamo avuto l’opportunità di connetterci con il nostro corpo, imparando a riconoscerlo e ad utilizzarlo come strumento di sostegno durante la relazione d’aiuto con il cliente.

Abbiamo approfondito la teoria che sottolinea l’importanza dell’ascolto di sé stessi attraverso la risposta corporea. Come afferma Lowen “IL CORPO NON MENTE E’ SEMPRE SE STESSO. IL CORPO PARLA, DICE. IL NOSTRO CORPO SIAMO NOI.”

Questo ci ha portato a riflettere sull’importanza del rispetto del nostro corpo e del corpo degli altri, poiché attraverso di esso possiamo percepire i bisogni e i desideri sia di noi stessi che degli altri.
Durante il corso, abbiamo esplorato come creare il setting degli incontri di counseling a mediazione corporea, seguendo una struttura trifasica:

  • Diacronia: Abbiamo imparato che il riscaldamento non riguarda solo il corpo fisico, ma anche il nostro stato emotivo e relazionale. L’esplorazione è stata la fase centrale in cui ci siamo immerse completamente nell’esperienza del movimento e nella tematica proposta. L’integrazione, infine, ci ha permesso di ritornare gradualmente alla coscienza abituale, integrando le nuove scoperte ed esperienze fatte durante l’incontro.
  • Sincronia del tema di fondo: Abbiamo compreso l’importanza di mantenere una continuità dinamica e armonica tra i vari elementi dell’incontro e il modo in cui viviamo il tempo, lo spazio e i significati proposti, adattandoci al momento, ai bisogni e al contesto.
  • Continuità dinamica e armonica tra i primi due elementi e il modo di vivere il tempo, lo spazio, e i significati proposti da parte delle persone coinvolte: Questo elemento ci ha guidato nella gestione fluida e organica degli incontri, permettendo una maggiore adattabilità e sensibilità alle esigenze e alle dinamiche del gruppo e dei singoli partecipanti, tenendo conto del contesto e dei bisogni formativi specifici.

Il counselor a mediazione corporea utilizza competenze legate all’educazione alla corporeità e all’espressione corporea legata alle emozioni. Fondamentale è il concetto di identità funzionale fra psiche e soma, che considera la persona come un sistema organizzato in cui mente e corpo sono strettamente interconnessi. Questo ci ha aiutato a comprendere come ciò che accade nel corpo influenzi la mente e viceversa.

🟡Gestalt e formazione personale🟡

Un immenso valore aggiunto al nostro percorso formativo è l’integrazione dell’approccio gestaltico nella nostra crescita personale. La docente Cinzia Colantuoni, guiderà questo viaggio con noi durante ogni weekend di formazione dei prossimi 10 mesi. Ci condurrà attraverso un’esplorazione approfondita degli effetti dell’approccio gestaltico su di noi stessi, attraverso sessioni pratiche di relazione d’aiuto direttamente con lei.

In queste sessioni, ci troveremo ad agire come clienti e counselor, permettendo così di sperimentare direttamente le dinamiche della relazione d’aiuto. L’obiettivo è acquisire una consapevolezza profonda dei nostri processi emotivi, così da poter applicare con efficacia le modalità apprese nelle future interazioni con i nostri clienti.

Gli obiettivi di questo percorso includono una comprensione approfondita della teoria gestaltica e del ciclo del contatto gestaltico, che rappresenta il flusso dinamico delle esperienze e delle interazioni nella relazione d’aiuto. Attraverso questa esperienza, saremo in grado di sviluppare una comprensione più profonda di noi stessi e dei nostri modi di interagire con gli altri, arricchendo così il nostro bagaglio professionale e personale.

 

Sei interessato/a a conoscere il percorso per diventare Counselor ad approccio Gestaltico?

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🟡Conclusioni🟡

Con fiducia nel nostro potenziale un nuovo gruppo di 15 persone sta guadando avanti con il cuore colmo di gratitudine per questa avventura appena iniziata. Guardando al futuro con determinazione e un pizzico di trepidazione, ci immergiamo in questo nuovo percorso che ci condurrà attraverso 10 mesi di formazione intensiva. Ogni giorno sarà un’opportunità per crescere, imparare e trasformarci, guidati dalla luce della conoscenza e dalla passione per il cambiamento. Affronteremo sfide, esploreremo i nostri limiti e scopriremo nuove profondità dentro di noi, mentre ci avviciniamo sempre di più al nostro obiettivo di diventare counselor.

Al prossimo diario,
Greg 😉

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